Edith de Hody Dzieduszycka
L'oltre andare
Manni, 2008
Rimescolio furioso
eppur monotono
dei giorni
tutti uguali
fiori finti alla finestra
come finto
e sciocco
il debole pensiero
di salire all'indietro le scale
mobili del grande magazzino
delle vite in giacenza
Non si può che cadere
o urtare chi scende
le mani sopra gli occhi.
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Proviamo
dell'assenza
del vuoto spalancato
a cogliere l'essenza
proviamo ad estrarre
dal cuore del silenzio
l'ammutolito grido
nell'onda scivolato
pochi cerchi allargati
sulla pelle dell'acqua
debole s'allontana
un'ombra di lamento
dalla brezza portata.
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Senza ritegno
né minimo pudore
ti prende in giro
la vita
quando meno ci pensi
meno te lo aspetti
sornione
imprevedibile
si diverte con te
nella gabbia dei giorni
nasconde trappole
tende strani tranelli
ti dà
e poi ti togli
ti toglie
ancor di dà
matrigna
fata turchina.